Gabriella Carlucci e il ritorno in TV: «Un programma sulla storia o per chi cerca lavoro»
- Redazione
- 6 apr
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In una lunga intervista rilasciata a Giovanna Cavalli per il Corriere della Sera, Gabriella Carlucci ha messo sul tavolo una possibile, ma selettiva, idea di ritorno in TV. Niente revival, nessuna gara di ballo. Se mai dovesse rimettersi davanti alle telecamere, lo farebbe solo per qualcosa che conti davvero.
«Tornerei solo per un programma sulla storia, oppure uno che metta in contatto chi offre lavoro con chi lo cerca», ha dichiarato.
Una posizione netta, in controtendenza rispetto al panorama televisivo attuale, dove dominano reality, talk leggeri e spettacolo fine a sé stesso. Per Carlucci, la televisione ha ancora una funzione sociale da giocarsi, e lei sarebbe pronta a scendere in campo solo con un progetto capace di avere un impatto concreto.
È un no secco a ogni operazione nostalgia. «Ballando con le Stelle? No, troppo scontato», ha detto, chiudendo la porta a format che sfruttano il passato per creare intrattenimento privo di contenuto. La direzione è un’altra: divulgazione storica e utilità pubblica.
L’interesse per la storia non è nuovo: è un terreno che la incuriosisce e in cui vorrebbe investire. Il tema del lavoro, invece, ha radici più profonde e personali. Da sindaco di Margherita di Savoia, racconta, si è scontrata con il malessere sociale quotidiano. «La gente si lamentava con me che non c’era lavoro, che moriva di fame, che non aveva casa», ha detto al Corriere. Da qui l’idea di un programma che vada oltre le chiacchiere, capace davvero di aiutare le persone a trovare un impiego.
La proposta, in realtà, intercetta due vuoti importanti nel panorama attuale: un racconto della storia italiana accessibile ma serio, e un ponte concreto tra chi cerca e chi offre lavoro. Due format che potrebbero trovare spazio nel servizio pubblico o su piattaforme digitali con missione educativa.
Gabriella Carlucci, con il suo nome, il suo curriculum e la sua credibilità, potrebbe essere la figura giusta per guidare un progetto di questo tipo. Lontana dal varietà ma ancora energica e presente, ha l’esperienza per affrontare temi impegnativi con leggerezza e rigore.
La Gabriella Carlucci di oggi non è più quella che si lanciava da gru o si faceva sparare da una fionda umana in prima serata. Dopo le avventure televisive, si è dedicata alla politica, all’organizzazione di eventi culturali e all’imprenditoria nel settore cinema. «Noi italiani facciamo bei film, ma siamo carenti nella distribuzione all’estero. Io mi occupo di promozione in Spagna e Serbia», ha spiegato nell’intervista.
Anche se ha lasciato la politica attiva — con uno strappo non indolore da Forza Italia nel 2011 — Carlucci continua a occuparsi di progetti che intrecciano cultura, promozione del territorio e occupazione. Una linea coerente con l’idea di TV che oggi immagina: concreta, utile, sensata.
A 66 anni, Gabriella Carlucci resta un concentrato di energia e disciplina. Gioca a tennis quattro ore sotto il sole, va in palestra, nuota. Non beve, non fuma, non si lascia andare. È sempre “in controllo”, come ha raccontato, e l’indipendenza continua a essere il suo tratto distintivo.
Anche nel privato, tutto è arrivato nei suoi tempi. «Se non avessi incontrato mio marito non mi sarei più sposata», ha detto, spiegando come in passato molti uomini non accettassero la sua indipendenza e la sua carriera in TV.
Con questa intervista al Corriere della Sera, Gabriella Carlucci ha chiarito che non cerca la ribalta. Ma se un giorno dovesse tornare in onda, sarà per mettere la sua esperienza al servizio di chi guarda. Una TV che racconti il passato e aiuti nel presente. Un progetto in linea con il suo percorso, lontano dai riflettori inutili e vicino ai bisogni reali.
Resta solo da capire se qualcuno raccoglierà la sfida.
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