Sanremo, Berlusconi: «Un pezzo di Rai, mi auguro che rimanga lì»
- Redazione
- 12 dic 2024
- Tempo di lettura: 2 min
Il Festival di Sanremo, evento televisivo per eccellenza in Italia, continua a far discutere anche fuori dai confini della Rai. Tra le voci più influenti, quella di Silvio Berlusconi, che ha espresso il suo punto di vista in modo chiaro ma senza entrare nei dettagli operativi.
Alla domanda se il Festival possa interessare Mediaset, Berlusconi non si sbilancia: «La situazione è ancora troppo fumosa, non arrivo neanche a pensare se ci possa interessare. Vedremo. Ma penso che Sanremo sia un pezzo di Rai e che la Rai sia il vero motore del Festival. Da italiano mi auguro che rimanga in Rai».
Un’affermazione che sembra da un lato riconoscere l’importanza simbolica e culturale dell’evento per la televisione pubblica, dall’altro lascia intendere che il Festival, almeno per ora, non rientra nei progetti della sua azienda.
Sul fronte di un’ipotetica concorrenza, Berlusconi appare altrettanto riflessivo e rispettoso: «Non mi pongo la domanda. In certi ambiti bisogna essere rispettosi. Se fosse sul mercato con logiche commerciali, lo valuterei dal punto di vista dei costi e dei ricavi». Parole che sottolineano come, per ora, il Festival sia considerato soprattutto un patrimonio culturale e una tradizione legata alla Rai. Tuttavia, Berlusconi non esclude a priori valutazioni più pragmatiche, qualora le condizioni dovessero cambiare.
Un altro tema cruciale è quello della concorrenza diretta durante le serate del Festival. Anche su questo, l’ex Premier ha lasciato aperte tutte le ipotesi: «Non è stato ancora deciso se faremo concorrenza o no. Facciamo una televisione commerciale, a seconda di quanto mercato c’è, rimaniamo più o meno accesi: una puntata delle Iene, un raddoppio del Grande Fratello contro Sanremo? Lo decideremo con Publitalia».
La strategia di Mediaset per febbraio sembra quindi in divenire e sarà orientata dalle analisi di mercato, come sottolineato dallo stesso Berlusconi.
Quello che emerge, però, è una visione lucida sul ruolo del Festival nella televisione italiana. Per Berlusconi, Sanremo non è solo un evento mediatico, ma un pezzo della storia della Rai e, di riflesso, della cultura del Paese. La sua speranza che il Festival rimanga legato alla tv pubblica è un chiaro segnale di rispetto verso questa tradizione consolidata.
Concorrenza o no, la centralità di Sanremo come evento simbolo della televisione italiana è indiscutibile. E, come ogni anno, l’attesa non è solo per la kermesse, ma anche per le dinamiche che si svilupperanno intorno ad essa.
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